Domenica
22 settembre interverranno il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti
e il Presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco, insieme a rappresentanti
e volontari delle due associazioni.
Mancano solamente gli arredi interni per completare l’opera.
Inaugurazione formale prevista per sabato 16 novembre.
Milano, 16 settembre 2019
Un momento che intende essere la dimostrazione della forza della solidarietà all’interno del Club alpino italiano nei confronti di chi vive in montagna e in montagna deve restare, nonostante le calamità naturali che purtroppo sempre più spesso stanno funestando il nostro Paese.
Domenica 22 settembre sarà il giorno della festa con cui verrà sancita la fine dei lavori di costruzione della Casa della Montagna di Amatrice, fortemente voluta dal Club alpino, con il fondamentale contributo di Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), all’indomani delle terribili scosse che hanno distrutto il centro storico della località ai piedi dei Monti alla Laga e sconvolto intere aree, montagne e paesi del Centro Italia.
Il programma prevede alle ore 10 l’incontro
con i rappresentanti e i volontari di Cai e di Anpas nel parcheggio vicino
alla sede del comune di Amatrice (a due passi dalla Casa della Montagna), a cui
seguiranno gli interventi del Presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco e
del Presidente generale del Cai Vincenzo Torti. Saranno presenti i
Consiglieri centrali e i Presidenti dei Gruppi regionali del Club alpino,
che raggiungeranno Amatrice dopo le riunioni del giorno precedente a L’Aquila,
oltre al Presidente del CAI Lazio Amedeo Parente, al suo predecessore
Fabio Desideri, al Presidente della Sezione amatriciana Franco Tanzi
e al consigliere Paolo Demofonte.
Dopo i saluti è prevista la visita
della Casa della Montagna, con dimostrazione di arrampicata sportiva
all’interno (da parte dei giovani climber della Sezione Cai di Antrodoco) e di
conduzione con ausili speciali LH (pensati per permettere ai diversamente
abili la frequentazione dei sentieri) all’esterno. La mattinata si concluderà
alle 12 con l’arrivo del gregge e dei figuranti nel piazzale antistante
l’edificio, con canti e balli popolari. Ad Amatrice il 22 settembre si
terrà infatti una rievocazione storica, denominata “Le vie della
transumanza”, organizzata nell’ambito delle manifestazioni a sostegno
della candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco di questo Cammino
tradizionale di bestiame e pastori.
“Questa nostra Casa costituisce il
ritrovato punto di incontro per chi ha rischiato di restare disancorato
dalle proprie radici e di non poter più associare una lontananza a un luogo
amato, con il timore di non potervi più tornare”, afferma il Presidente
generale del CAI Vincenzo Torti. “Ma rappresenta, altresì, il simbolo
di una ricostruzione avviata grazie all’entusiasmo e alla generosità dei Soci
di Cai e Anpas e che auspichiamo possa ora procedere senza indugio, per
restituire futuro a chi deve continuare o ritornare a vivere in questi territori
di straordinaria bellezza. Non solo: la Casa sarà anche un Punto di
accoglienza lungo il nostro Sentiero Italia CAI, il cui
itinerario, non a caso, transita dai borghi di Amatrice e di
Accumuli, quale segno di ulteriore attenzione”.
Costruita laddove c’era la Scuola Media
Capranica distrutta dal terremoto, la Casa della Montagna intende
diventare l’edificio simbolo delle montagne della rinascita. Edificata
con criteri antisismici e con tecniche di bio-architettura, la struttura (per
la maggior parte in legno) sarà caratterizzata da una sala per le
conferenze, una biblioteca, una zona boulder per principianti all’interno e una
parete di arrampicata all’esterno. Ospiterà inoltre la sede del Soccorso Alpino
e Speleologico del CAI e la sede della Sezione amatriciana del Club alpino.
Presenti infine una zona cucina al piano terra e camerate per dormire al piano
superiore.
Dopo
il 22 settembre mancheranno solamente gli arredi da posizionare all’interno
per completare l’opera. L’inaugurazione formale è prevista per sabato 16
novembre.
Ufficio stampa Club Alpino Italiano
